È con grande emozione che condividiamo con tutti voi il primo ospite internazionale del nostro nuovo evento “How to Film the World” dichiara il direttore artistico Francesco Giai Via. László Nemes fra il 2015 e il 2016 con il suo film d'esordio “Il figlio di Saul” si è imposto sul panorama internazionale con una cinema già di incredibile maturità, animato da uno sguardo di una forza straordinaria con il quale ha saputo raccontare in modo inedito e straziante l'orrore dell'Olocausto. Nemes è al momento al lavoro sul suo secondo attesissimo film e siamo felici che abbia accettato il nostro invito in uno dei rarissimi momenti di pausa nel montaggio di “Sunset”. Siamo certi che la sua presenza renderà indimenticabile questa prima edizione di “How to Film the World”. Nessuno come lui ha saputo dimostrare come sia ancora possibile ripensare e reinventare il cinema affrontando senza paura e senza preconcetti i grandi avvenimenti della Storia.
Il regista ungherese è il primo ospite internazionale confermato a partecipare all'evento Carbonia Film Festival presenta How to Film the World, quattro giorni di incontri, proiezioni e dibattiti aperti al pubblico che si terrà a Cagliari e Carbonia dal 12 al 15 ottobre 2017. Nemes introdurrà la proiezione de “Il figlio di Saul” e sarà protagonista di una Masterclass aperta al pubblico alla quale parteciperanno anche 20 studenti, studiosi, critici, filmmaker e operatori culturali under 30 provenienti da tutta Italia, selezionati attraverso il Bando Programma Cinema Giovani.
Sede della Masterclass sarà la Fabbrica del Cinema, progetto promosso dalla Società Umanitaria e dal Centro Servizi Culturali di Carbonia, che mette al centro la formazione dei giovani alla memoria storica e alla valorizzazione del patrimonio audiovisivo del territorio e, contemporaneamente, l’educazione alle nuove forme cinematografiche, sia documentarie che di finzione.
LÁSZLÓ NEMES
László Nemes nasce a Budapest nel 1977 e si trasferisce presto a Parigi, dove studia storia, relazioni internazionali e sceneggiatura. Entra nel cinema come assistente alla regia in Ungheria, lavorando per due anni anche con Béla Tarr, mentre inizia a dirigere dei cortometraggi che ottengono un grande successo in molti festival internazionali: “With a Little Patience” (2007), presentato alla Mostra di Venezia e candidato agli EFA, “The Counterpart” (2008), in anteprima al Gijon International Film Festival, e “The Gentleman Takes His Leave” (2010), che fa incetta di premi in patria. Dopo essersi trasferito a New York per studiare regia, torna in Francia e poi in Ungheria dove, grazie a una borsa di studio della Cinéfondation del Festival di Cannes e a finanziamenti dell'Hungarian Film Fund, sviluppa con Clara Royer la sceneggiatura de “Il figlio di Saul”. Nel 2012 entrambi continuano a lavorare sul copione del film per 7 mesi al Jerusalem International Film Lab. “Il figlio di Saul” segna infine l’esordio nel lungometraggio di Nemes e, grazie al Gran Premio della Giuria a Cannes e a una trionfale accoglienza di pubblico e critica, lo impone da subito come uno dei più importanti autori della sua generazione. Attualmente è impegnato nella lavorazione di “Sunset”, dramma al femminile ambientato nella Budapest del 1913.
“SUNSET”
1913, Budapest è il cuore dell'Europa. Irisz Leiter arriva nella capitale ungherese a vent'anni dopo aver passato infanzia e adolescenza in orfanotrofio. Il suo piano è quello di lavorare come modista nella prestigiosa boutique di cappelli che apparteneva alla sua famiglia da generazioni, ma Oszkar, il nuovo proprietario, glielo impedisce. Quando un uomo arriva da lei in cerca di “Kalman Leiter”, Irisz è costretta a fare i conti con il proprio passato. Nella sua ricerca di risposte incontrerà segreti di famiglia inquietanti, e assisterà alla scomparsa di un mondo minacciato dalla Prima Guerra Mondiale.
“IL FIGLIO DI SAUL”
Saul Ausländer (Géza Röhrig) fa parte dei Sonderkommando di Auschwitz, i gruppi di ebrei costretti dai nazisti ad assisterli nello sterminio degli altri prigionieri. Mentre lavora in uno dei forni crematori, Saul scopre il cadavere di un ragazzo in cui crede di riconoscere suo figlio. Tenterà allora l’impossibile: salvare le spoglie e trovare un rabbino per seppellirlo. Ma per farlo dovrà voltare le spalle ai propri compagni e ai loro piani di ribellione e di fuga