mancano

al 12 ottobre 2016

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al 12 ottobre 2016
 

colliniAppassionato di musica indipendente prima ancora di diventare uno che la scena degli anni zero se l'è poi mangiata a pranzo e cena con i suoi Offlaga Disco Pax, Max Collini recita, legge, racconta testi, modi, tempi, metodi e linguaggio di ciò che amate chiamare indie e come sia cambiato nel corso di questo decennio. Come alcuni gruppi indie considerassero il loro punto di arrivo riempire il piccolo Covo club di Bologna per poi ritrovarsi a mandare "completamente sold out" il Forum di Assago e altri luoghi prima frequentati solo per vedere le partite di basket. Cosa abbia reso possibile il fatto che il principe dell'indipendenza (sua maestà Manuel Agnelli) sia finito a fare il giudice a X Factor e un figliuol prodigo di quella storia (Lodo Guenzi) invece pure. In mezzo Calcutta, Coez, Coma Cose, i Cani, Gazzelle, Lo Stato Sociale, Achille Lauro, Young Signorino e chi più ne ha più ne metta. Il nuovo pop, il vecchio cantautorato, la trap romagnola, le parole, i testi, le note, ma anche lo sconforto, l'invidia, l'ironia e, a tratti, l'ammirazione. Per chi ce l'ha fatta, per chi vorrebbe farcela e per chi non ce la farà mai. È solo un gioco, sia chiaro, ma va bene. Va bene così. Collini da anni sta pensando di scrivere un romanzo, ma ancora non se ne è saputo niente. Max Collini (all'anagrafe Massimiliano, classe 1967, ariete, celibe) è stato per circa undici anni la voce narrante e l'autore dei testi degli Offlaga Disco Pax, collettivo neosensibilista di Reggio Emilia in cui ha militato dalla sua fondazione avvenuta nel 2003 fino allo scioglimento, seguito alla dolorosa scomparsa di Enrico Fontanelli nel 2014. Con gli ODP ha pubblicato tre album  tra cui il pluripremiato esordio "Socialismo Tascabile" (Santeria/Audioglobe), uscito nel 2005 e tra i dischi più influenti della scena indipendente italiana degli anni zero, e collezionato oltre quattrocento concerti. Dopo la fine dell'esperienza con gli Offlaga Disco Pax ha iniziato a collaborare continuativamente con Jukka Reverberi dei Giardini di Mirò nel duo "Spartiti", di cui è uscito un album nel 2016 (Austerità - Woodworm label) e un EP nel 2017 (Servizio d'ordine, sempre su Woodworm) e con il poeta e scrittore reggiano Arturo Bertoldi negli spettacoli di letture "Via Toschi 23”. Per tutto il 2018 è stato in tour con i monologhi “Dagli Appennini alle Ande”, dove ha macinato quasi cinquanta date tra teatri, club, circoli e altri luoghi di aggregazione di varia natura. Tra le sue collaborazioni come ospite sia dal vivo che su disco trovate anche Lo Stato Sociale, gruppo attualmente molto in voga tra le giovani generazioni (le prove di quanto affermato le trovate sull'internet). Ha partecipato in questi anni, sempre come ospite, a diversi concerti del tour per i trent'anni di Ortodossia dei Cccp con Massimo Zamboni e ai concerti dedicati ai 25 anni di Epica Etica Etnica Pathos dei post-CSI ed è stato uno dei protagonisti dello spettacolo teatrale/musicale I SOVIET + L'ELETTRICITÀ, dedicato ai cento anni della Rivoluzione d'Ottobre, spettacolo scritto da Massimo Zamboni dei Cccp/CSI. Fresco di un tour estivo lungo più di 40 date intitolato “Hai paura dell’indie?”, Collini recita, legge, smonta e ricompone un mondo fatto di testi, approcci, tempi, metodi e  linguaggi di ciò che (quasi) tutti si divertono a chiamare (ancora) indie.“Hai paura dell’indie?” è un viaggio tra parole, ironia, invidia e, in alcuni casi, ammirazione. Perché è solo musica leggera. Anzi, leggerissima. Più o meno.

DOMENICA 10 OTTOBRE
ore 20:00
Cine Teatro Centrale, Piazza Roma
Ha paura dell'indie? di Max Collini

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